Villa de Claricini, ricerca e innovazione sulla canapa
15 Novembre 2023
la Vita Cattolica
Sarà punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione nel campo della valorizzazione olistica della canapa, grazie a un finanziamento vinto nell’ambito del Programma Interreg Italia-Austria 2021-2027. A centrare l’obiettivo con il progeto “Spare” è la Fondazione de Claricini Dornpacher nel ruolo di capofila insieme a partner quali l’Università degli Studi di Trieste (dipartimento di Scienze della Vita), il team di Green Long Fiber Materials del Kmpetenzzentrum Holz GmbH di St. Veit (Austria), l’Unità di Tecnologia dei Materiali dell’Università di Innsbruck e il Centro Consorzi di Belluno. L’iniziativa intende sviluppare le capacità di ricerca applicata sulla valorizzazione olistica della canapa e favorire l’efficacia di trasferimento di risultati e opportunità in modo trasversale alle imprese del settore primario, industriale e dei servizi, con l’obiettivo di promuovere l’attivazione di filiere circolari legate ad applicazioni innovative in diversi settori di riferimento: materiali sostenibili, cibo e turismo, tessuti sostenibili, ma anche l’utilizzo a fine vita come biomassa per la produzione energetica.
Attualmente, nei terreni agricoli di proprietà della Fondazione de Claricini la coltivazione della canapa così come quella di cereali e legumi, nonché la viticultura e la vinificazione sono effettuate applicando pratiche agronomiche biologiche e di carbon farming (letteralmente agricoltura del carbonio, si tratta di una serie di pratiche anche agricole che contribuiscono alla cattura di CO2 nei suoli, ndr). L’azienda agricola De Claricini fa inoltre parte del consorzio Canapa Melereteum S.c.a.r.l., composto da soggetti appartenenti a una filiera regionale sviluppata e sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di valorizzare l’olio estratto dai semi di canapa da utilizzare per nuovi prodotti salutistici, soprattutto integratori alimentari. “Attraverso questo progetto – spiega il presidente Oldino Cernoia -, che ha una durata prevista di 27 mesi, potremo contribuire allo sviluppo dell’economia circolare in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia e Tirolo ed alla sensibilizzazione dei portatori di interesse su queste tematiche strategiche.
Anna Piuzzi